Tempo fa ho suggerito a un gruppo di amici americani – amanti dell’Italia, conoscitori della nostra lingua e, tengo a precisare, non trumpiani – di utilizzare Cernusco Lombardone come base per esplorare la Brianza.
Una scelta ragionata, supportata anche dal video “Cernusco Lombardone – Cuore Verde della Brianza. ( QUI )
Per dimostrare il dinamismo del nostro territorio, ho anche inviato loro il link di Hey DJ Radio, dove il 21 maggio il nostro sindaco ha spiegato il progetto della futura Comunità Energetica Locale, un’iniziativa all’avanguardia per sostenibilità e innovazione.
Una Brianza diversa da quella immaginata?
Tuttavia, all’arrivo a Cernusco Lombardone, i miei amici sono rimasti perplessi. La prima domanda è stata:
“Siamo sicuri di essere nel posto giusto?”
Il motivo? Una vegetazione invadente, poco curata, che sottrae spazio ai luoghi pubblici. Strade con asfalto consumato, buche visibili e un aspetto generale che sembrava distante da quello presentato nel video.
Mi hanno chiesto:
- È colpa del cambiamento climatico?
- Le strade sono così malconcie a causa del passaggio dei mezzi agricoli?
- Oppure si tratta di una scelta stilistica per dare un tocco “antico” al paese?
Insomma, cercavano di capire perché Cernusco Lombardone apparisse così diverso rispetto all’immagine che avevo loro mostrato.
Una riflessione (e una promessa)
Rispondere non è stato facile. Il contrasto tra programma elettorale e la realtà urbana è evidente.
Quel che posso fare – e che ho promesso loro – è scrivere e condividere pubblicamente questa riflessione, perché l’amore per il nostro territorio passa anche dalla capacità di riconoscerne i limiti e lavorare per migliorarlo.
Crisi dell’Amministrazione Comunale: tra promesse mancate, silenzi istituzionali e gestione approssimativa
Negli ultimi mesi si percepisce chiaramente un’amministrazione comunale in difficoltà, se non addirittura allo sbando. Cerchiamo di ricostruire sinteticamente i principali eventi per comprenderne, almeno in parte, le possibili cause.
Sicurezza pubblica: provvedimenti discutibili e retromarce
L’esordio dell’attuale giunta è stato incentrato sulla sicurezza urbana. Uno dei primi atti è stato la rimozione dei canestri da basket in un parco cittadino, ritenuto “mal frequentato”. Dopo pochi giorni, i canestri sono ricomparsi. Un esempio di determinazione amministrativa… o forse solo di confusione? La mala frequentazione d’un tratto evaporata, solo “digrignando” i denti.
A rafforzare questo clima di insicurezza sia il sindaco che l’(allora)assessore alla cultura (sic!) scrivono che le loro auto avevano subito danneggiamenti, segno evidente di delinquenza (politica?) e soprattutto razzismo.
Tempo dopo c’è l’incarico di controllo del territorio, per una cifra modesta, ad una associazione di carabinieri in pensione. Li vediamo frequentemente nell’espletamento del loro compito. O no?
Crisi interna e instabilità nella gestione del Comune
L’attività amministrativa è risultata da subito complessa: ruoli istituzionali da ricoprire, necessità di un segretario comunale stabile (ben tre cambi in pochi mesi), fino a un contenzioso interno con un loro consigliere, il quale, essendo fortemente votato alla cosa pubblica si era inizialmente ed insistentemente proposto alla lista concorrente. Meritava quindi di assurgere allo scranno di Assessore al bilancio. La vicenda si è conclusa con le dimissioni del consigliere, ma ha lasciato strascichi evidenti. Con il sindaco costretto ad appesantire, pro tempore, il fardello dei suoi compiti.
Ritardi, diffide e mancanza di trasparenza
Un segnale preoccupante è arrivato dal Prefetto, che ha inviato una diffida per la mancata presentazione del bilancio entro i termini di legge. Non un bel biglietto da visita per il nostro Comune, specie nei confronti degli enti limitrofi. La trasparenza e la puntualità, elementi fondamentali nella gestione della cosa pubblica, sembrano non essere una priorità.
Consigli comunali inconcludenti e toni inadeguati
Molti Consigli comunali si trasformano in sterili diatribe tra maggioranza e opposizione, con toni poco istituzionali e uscite infelici, come, per esempio, l’uso dell’epiteto “maestrina” rivolto a un consigliere di minoranza.
Cerimonie simboliche e presunti interventi sulla sicurezza
L’amministrazione ha puntato sulla simbolica attribuzione della cittadinanza onoraria a Carabinieri e Guardia di Finanza, iniziativa certamente apprezzabile ma che non risolve i problemi concreti del paese. In fondo, essendo quest’anno il 155° anniversario di Porta Pia, perchè non la cittadinanza ai Bersaglieri?
Per intanto, di recente, nuovo assalto all’auto del sindaco. Le foto sui media locali non consentono di verificare l’entità del danno, essendo riconoscibile qualche spruzzata bianca comunque rimediata il giorno dopo essendo stata notata per le vie del paese la stessa auto splendente.
Infine il mistero della bandiera ammainata. Ci si accorge che la bandiera della Regione è stata quasi ammainata. Qualche anima sensibile vaneggia di clima da ‘68. Lo stesso Zamperini, attento consigliere regionale di FdI, si affretta a condannare l’insano gesto. Alcuni poi in post su stampa locale dimostra dubbi e sostengono – con foto- che la bandiera danneggiata da tempo e vento era lisa ed è quasi caduta da sola. Comunque, chiedo, essendo la bandiera nel raggio di visione di una telecamera, é così complicato guardare i filmati e eventualmente comminare al colpevole la giusta punizione?
Il progetto della piazza: solo parole?
Non si può non menzionare la questione della nuova piazza. Dopo numerose riunioni, il progetto resta fermo. Durante un incontro pubblico, il sindaco ha parlato vagamente di “opportunità di collaborazione pubblico-privato”, ma al momento tutto tace. Una mancanza di progettualità concreta evidente.
Comunità Energetica: tante parole, zero risultati
Altro punto dolente è il progetto della Comunità Energetica Rinnovabile, annunciato con grande enfasi anche tramite media locali (intervista su Hey DJ Radio – 21/05/2025). Diverse scadenze sono state comunicate, nessuna rispettata. Solo promesse elettorali non mantenute.
Lettere degli ex sostenitori e la scelta del silenzio
Sulla stampa sono comparse lettere di ex sostenitori che invitano chiaramente il Sindaco alle dimissioni. La cittadinanza, però, non ha ricevuto alcuna spiegazione ufficiale. La linea sembra essere il silenzio stampa, una strategia che genera solo disillusione e sfiducia.
Morosità? Il caso del gas staccato agli spogliatoi
Recentemente si è appreso che il gas agli spogliatoi dello stadio è stato chiuso per morosità. Il Sindaco inizialmente ha parlato di errori della precedente amministrazione, poi ha dato la colpa alla società erogatrice. Nessuna chiarezza su chi abbia ricevuto (o ignorato) le comunicazioni di sollecito.
Aree verdi abbandonate e gestione del verde pubblico
La vegetazione incolta nei parchi e nelle aree verdi è un altro segno tangibile della mancanza di cura. Basterebbe farci sapere chi ha vinto l’appalto di manutenzione del verde, quando scade o, se scaduto, perché non è stato rinnovato. Mistero.
Considerazioni finali: un’amministrazione alla deriva?
Potremmo elencare ancora molti altri esempi (come il personale in fuga), ma per ora ci fermiamo qui. La scelta del silenzio da parte dell’amministrazione non aiuta a ricostruire il rapporto con i cittadini. L’impressione è quella di una barca alla deriva, senza rotta né porto sicuro. Forse la linea di mezzeria a sghimbescio sul ponte della ferrovia della SP54 la Provincia sembra aver voluto regalare un ideogramma identificativo per questa nostra amministrazione.
Fatto sta che, ad oggi, nessuna delle promesse del programma elettorale è stata realizzata.
Il futuro di Cernusco Lombardone dipende anche dalla volontà, collettiva e istituzionale, di invertire la rotta.
Per approfondimenti, si veda anche il mio post del 19-09-2024
G. Pelle