Nord predone – Sud depredato
Con il dibattito sul Ponte sullo Stretto, la retorica intorno alla Questione meridionale ha ritrovato un nuovo — e prevedibile — slancio, soprattutto nei mezzi di comunicazione (stampa, talk show, web).
Come spesso accade, più che basarsi su dati concreti, numeri o ricerche storiche, si preferisce ricorrere a elenchi di fatti decontestualizzati, finalizzati a sostenere narrazioni ideologiche e retoriche.
L’obiettivo non è tanto la comprensione, quanto la conquista di tifosi per la propria parte.
Proviamo ad analizzare qualche numero:
1. INFRASTRUTTURE
FERROVIE ( 1859 )
Km
| Piemonte+Liguria | Lombardia+Veneto | Toscana | Stato Pontificio | Due Sicilie |
| 850 | 522 | 257 | 101 | 99 |
STRADE ( 1863 )
Km
| Lombardia | Piemonte+Liguria | Due Sicilia |
| 20.901 | 16.500 | 13.587 |
-Dislivello evidente nello sviluppo infrastrutturale e nei collegamenti nonostante la vastità del territorio meridionale.
-La prima ferrovia in Italia è stata costruita nel Sud ( Napoli – Portici 1839 ) ma poi lo sviluppo ferroviario si è fermato quasi del tutto.
2. FINANZA
DEBITO PUBBLICO ( 1859 )
X1.000
| Regno Sardegna | Due Sicilie |
| 1.121 | 411 |
RISERVE AUREE ( 1861 )
X1.000
| Due Sicilie | Toscana | Regno Sardegna | Lombardia |
| 443,2 | 85,2 | 27,0 | 8,1 |
-Il Nord ha investito di più per costruire l’unità d’Italia ( vedi guerre d’indipendenza ).
-Il Sud possedeva una grande ricchezza in oro, ma usata in maniera improduttiva; questo alimenta l’idea che la monarchia borbonica governasse “ pro domo sua “
-Il sistema creditizio del centro-nord era articolato, già in evoluzione verso un moderno capitalismo.
-Va aggiunto che importanti economisti liberali ( Antonio De Viti De Marco e Francesco Saverio Nitti ) sostennero che l’unità aveva danneggiato il Sud con l’imposizione del modello amministrativo del Nord e soprattutto con la gestione fiscale ritenuta ingiusta.
-Si deve sapere che i Borboni tenevano la tassazione molto bassa per evitare rivolte della popolazione.
3. SCUOLA – ISTRUZIONE
SCUOLE ELEMENTARI ( 1861 )
| Lombardia | Piemonte | Due Sicilia | |
| SCUOLE | 7.069 | 8.467 | 946 |
| ALUNNI | 302.372 | 361.970 | 25.033 |
ANALFABETISMO ( 1861 )
| Lombardia | Piemonte Liguria | Veneto | Toscana | Stato Pontificio | Due Sicilie |
| 53,7% | 54,2% | 72% | 74% | 80% | 87% |
LETTERE RICEVUTE PER ABITANTE ( 1862 )
| Piemonte+Liguria | Lombardia | Toscana | Due Sicilie |
| 6,1 | 5,3 | 3,1 | 1,6 |
-Sistema scolastico quasi inesistente al sud e tasso di analfabetismo elevatissimo.
-Circolazione delle idee, commercio e rapporti interpersonali più sviluppati al Nord.
-I testi di Verga, così come quelli di Matilde Serao e di Luigi Capuana, rappresentano una testimonianza letteraria fondamentale della povertà e arretratezza del Meridione, confermando con una narrativa di altissimo valore quello che emerge anche dai dati storici:
analfabetismo altissimo, mancanza di mobilità sociale, sfruttamento economico, abbandono e isolamento delle popolazioni rurali.
I dati non raccontano di un Meridione felix depredato da un Nord famelico; il divario di cui ancora oggi ci si (pre)occupa richiederebbe meno tifoserie e più responsabilità analitica.
Il Meridione non è solo parte dell’Italia ma ne è anche una sua importante risorsa.
Fonti: Istat
Banca d’Italia
Parlamento
Siti storiografici
Manuali di storia contemporanea