1 – MEDICO DI FAMIGLIA

Nel panorama problematico, quando non desolante, della nostra Sanità la figura del Medico di famiglia ( MMG ) ha un ruolo assolutamente centrale e determinante. 

La conoscenza aiuta noi cittadini consapevoli a liberarci dal chiacchiericcio mediatico fondamentalmente propagandistico e a comprendere per quanto possibile i termini del problema.

Questo è il motivo per il quale, in questa nostra ricognizione sulla Sanità cominciamo proprio dal Medico di famiglia.
Empatia, capacità di ascolto e spesso di introspezione creavano nel paziente la rassicurante percezione di interagire con un professionista del quale ci si poteva fidare e al quale era semplice “affidarsi”.

Molto è cambiato nel frattempo; quando si va nell’ambulatorio del nostro MMG, naturalmente dopo appuntamento di 3/7 giorni prima, si ha quasi l’impressione di andare all’ufficio “ricette, prescrizione, certificati” dove la visita è generalmente un’eccezione.

Colpa quindi dei medici? Certamente no. Appare chiaro che il sistema in generale non funziona e mostra crepe ovunque. Si può ben immaginare quale sia la loro motivazione ad essere, di fatto, dei semplici prescrittori.

Abbiamo provato a seguire il percorso di un giovane che scelga la professione di MMG.

Dopo la laurea in medicina e chirurgia ( 6 anni ), bisogna conseguire l’abilitazione all’esercizio della professione medico-chirurgica. A questo punto si sceglie ( per titoli) la specializzazione che durerà 4-5 anni. Le SSM ( Scuole di Specializzazione in Medicina ) afferiscono alle Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Primo problema: nelle SSM non è prevista la specializzazione in Medicina Generale quindi il nostro giovane medico dovrà rivolgersi ai corsi ( 3 anni ) ( 1.600 ore di teoria e 3.200 ore di pratica presso ospedale e/o ambulatorio di MMG ) di formazione in Medicina Generale formalmente in mano alle Regioni. Non esistono standard di apprendimento a livello nazionale né è previsto insegnamento ed uso delle apparecchiature di primo livello ( spirometri, ecg, ecografi  etc. ). I formatori nella quasi totalità hanno ruoli di rilievo nei sindacati dei medici ( FIMMG, SNAMI, SIMG etc. ). In sintesi si può affermare che sono i sindacati a formare i medici di famiglia.
(Codice rosso – M. Gabanelli, S. Ravizza – Ed. Fuori Scena Ott. 2024 ).

Dopo 3 anni il nostro giovane sarà MMG a tutti gli effetti. Un libero professionista convenzionato col Servizio Sanitario che dovrà garantire ai pazienti quanto contrattato con SSN e con le Regioni.

Il numero massimo di pazienti non può essere superiore ai 1.500, sebbene oggi in molti casi si superino i 1.800 – previo accordi regionali monetizzati.

Le ore settimanali di ambulatorio vanno da un minimo di 5 a un massimo di 15 . Anche in questo caso esistono ambulatori che superano le 20 ore.

Il compenso per paziente è di € 3,51/mese a cui si deve aggiungere una miriade di altre cifre , contrattate a livello regionale, così che diventa problematico indicare un totale reale.

Ci aiuta in questo ENPAM che indica un mod. 730 medio nazionale di € 107.270 ( Lombardia  € 98.350 ).

Quindi il nostro giovane MMG entrerà nel novero dei 39.366 MMG italiani ( – 15% su 2009 ) (Annuario statistico 2022 SSN ) e scoprirà che il 72% dei suoi colleghi hanno una laurea conseguita da più di 27 anni. È sperabile si senta molto motivato quale elemento di rinnovamento!

Se lavorerà in Lombardia dovrà sapere che da Gennaio di quest’anno non dovrà più afferire alle ATS ma alle ASST e si troverà in compagnia di 5.556 MMG contrattualizzati. (Giu 2024 ).

Per Lecco, non più alla ATS Brianza ma alla ASST Lecco. Non sono presenti i MMG contrattualizzati afferenti ad ASST Lecco, ma si possono con buona approssimazione , attraverso i dati di ATS Brianza, determinare in 180 ca. 

Per ora il nostro MMG avrà ben da riflettere ma sappia che presto avrà molto a che fare con il tema Case della Comunità e Ospedali di Comunità , tema che rimandiamo ad una prossimo post.

In conclusione elenchiamo alcune domande che sono sorte in questa ricognizione:

  1. Ha senso una Sanità regionale?
  2. Perché la Medicina generale non è prevista come specializzazione universitaria?
  3. Perché un MMG non esegue una serie di esami di primo livello che sgraverebbero non poco gli ospedali?
  4. Perché i MMG sono dei liberi professionisti autonomi e non dipendenti come gli ospedalieri?

FONTI

Min. Salute – Mur – Reg. Lombardia – FIMMG – SNAMI – ENPAM – ATS Brianza – ASST Lecco – 

Codice rosso M. Gabanelli, S. Ravizza – Ed. Fuori Scena Ott. 2024

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